| Raduno di metà campionato, che successo!

Si è svolto sabato 19 gennaio a Traona il raduno di metà stagione degli arbitri della sezione di Sondrio. L’iniziativa è stata riproposta agli associati dopo il successo dello scorso anno.  Promotori dell’iniziativa sono stati il presidente Massimo Bongio e il referente atletico nonché ‘padrone’ di casa Daniele Dell’Oro. La giornata ha preso il via con i test atletici alle ore 10.30 presso il centro sportivo adiacente alla scuola media “Ezio Vanoni”; i direttori di gara hanno svolto il test dei 40 metri (test di velocità) e lo yo-yo test (test massimale per verificare la resistenza). Verificata l’idoneità atletica degli arbitri presenti  è stata giocata una partitella a calcio che rappresenta un momento di aggregazione tra colleghi.

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Successivamente tutti gli associati presenti si sono recati presso la casetta degli alpini i quali per il secondo anno di fila ci hanno ospitato facendoci mangiare un ottimo piatto di pizzocheri accompagnati da salumi e formaggio. Terminato il pranzo tutto il gruppo si è trasferito in località Valletta presso il centro polifunzionale. Qui si è svolta la lezione tecnica; relatori del pomeriggio sono stati Emanuele Damiani, arbitro in forza alla Commissione Arbitri Interregionale e Daniele Dell’Oro arbitro di eccellenza. Le tematiche analizzate hanno riguardato aspetti tecnici e disciplinari. Ottima la partecipazione e l’esito dei quiz regolamentari  da parte dei presenti che a turno sono intervenuti nell’analisi dei filmati. La giornata si è chiusa alle 16.30 con i saluti e ringraziamenti del presidente.

“Sono molto soddisfatto per questo raduno”  – ha commentato il presidente Massimo Bongio – “gli associati hanno partecipato con serietà,  dimostrando un’ottima preparazione sia atletica che regolamentare. Ringrazio per la collaborazione Emanuele Damiani e Daniele Dell’Oro e assieme a loro anche il gruppo alpini di Traona, l’amministrazione comunale e il sindaco Dino Della Matera per la loro disponiblità”.

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“Una svolta tra gli arbitri di Sondrio” –  ha invece affermato il referente atletico Dell’Oro – “gli associati hanno capito che per essere arbitri bisogna si conoscere il regolamento, ma anche allenarsi. I test atletici hanno avuto esito positivo per la maggior parte dei presenti frutto di tante occasioni nelle quali si è insistito sull’importanza della preparazione atletica. Ringrazio i colleghi per la partecipazione numerosa, il presidente Bongio e il consiglio direttivo che ci hanno permesso di vivere questa importante giornata”.

Quesiti tecnici – Regola 2: il pallone

Quando una gara è giocata in “campo neutro”, quale Società deve fornire i palloni?
Nei casi di gare in “campo neutro” per la squalifica del campo di una Società, i palloni, nel numero minimo prescritto dalle decisioni ufficiali FIGC, devono essere forniti dalla Società prima nominata.
Se, invece, trattasi di una gara di spareggio, di qualificazione o di finale, i palloni devono essere forniti da entrambe le Società.

Spetta all’arbitro la scelta del pallone con il quale si deve iniziare o proseguire la gara?
No. L’arbitro decide solo in caso di controversia.

Qualora fosse constatata prima dell’inizio della gara la mancanza dei palloni di riserva prescritti, l’arbitro dovrà dare ugualmente inizio al gioco?
Sì, riportando tuttavia la circostanza sul rapporto di gara.

Qualora durante la gara si rendessero indisponibili tutti i palloni, come dovrà regolarsi l’arbitro?
Accorderà un tempo ragionevole, a sua discrezione, perché la squadra ospitante possa reperire almeno un pallone idoneo per poter proseguire la gara. Trascorso infruttuosamente tale tempo, sospenderà definitivamente la gara facendo menzione dell’accaduto nel proprio rapporto di gara.

Quesiti tecnici – Regola 11 – il fuorigioco

Quali sono gli elementi che determinano una posizione di fuorigioco?

Sono: la posizione del pallone; la posizione dell’attaccante; la posizione del penultimo difendente (anche il portiere può essere il penultimo difendente!).

Quale è il momento di di individuazione della posizione di fuorigioco?

Quando il pallone tocca o viene giocato da un compagno del calciatore in posizione irregolare.

Un calciatore che si trova in posizione di fuorigioco deve essere punito se arretra nella propria metà del terreno di gioco per impossessarsi del pallone che gli è stato passato da un compagno?

Si. La posizione di fuorigioco deve essere individuata nel momento in cui il pallone è toccato dal compagno.

Un calciatore in posizione di fuorigioco che non influenza un avversario, corre verso il pallone giocato da un compagno. L’arbitro deve attendere che tocchi il pallone per sanzionare il fuorigioco?

Il calciatore può essere sanzionato prima di toccare il pallone, se nessun altro compagno in posizione regolare ha la possibilità di giocare il pallone. Altrimenti l’arbitro deve attendere e vedere se il calciatore in posizione di fuorigioco interviene nel gioco toccando il pallone.

Quesiti tecnici – Il fallo di mano

Il fallo di mano implica un contatto volontario tra il pallone e la mano o il braccio di
un calciatore. Per stabilire la volontarietà, l’arbitro deve prendere in considerazione i seguenti criteri:
• il movimento della mano in direzione del pallone (non del pallone in direzione della mano);
• la distanza tra l’avversario e il pallone (pallone inaspettato);
• la posizione della mano, che non implica necessariamente che ci sia un’infrazione;
• il toccare il pallone con un oggetto tenuto nella mano (come indumenti, parastinchi ecc.) è considerato come un’infrazione alla stregua di un fallo di mano;
• il colpire il pallone lanciando un oggetto (scarpa, parastinchi ecc.) è da considerarsi un’infrazione alla stregua di un fallo di mano.

Sanzioni disciplinari
Un calciatore che tocca volontariamente il pallone con la mano deve essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
• tocca il pallone volontariamente con la mano per impedire ad un avversario di entrarne in possesso;
• tenta di segnare una rete toccando volontariamente il pallone con la mano.
Tuttavia un calciatore sarà espulso se impedisce la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete toccando volontariamente il pallone con la mano. La sanzione non è dettata dal fatto che il calciatore abbia toccato volontariamente il pallone con la mano, ma dall’intervento inaccettabile e sleale che ha impedito la segnatura di una rete alla squadra avversaria.

Ripresa di gioco
Calcio di punizione diretto dal punto in cui è avvenuta l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione) o calcio di rigore. All’esterno della propria area di rigore, il portiere è soggetto alle medesime restrizioni come gli altri calciatori per quanto riguarda il contatto tra il pallone e la mano. All’interno della propria area di rigore, il portiere non può essere colpevole di un fallo di mano sanzionabile con un calcio di punizione diretto né di qualsiasi altra scorrettezza riguardante il contatto tra la mano ed il pallone. Può essere tuttavia colpevole di diverse altre infrazioni sanzionabili con un calcio di punizione indiretto in merito al contatto tra il pallone e le mani.

Quesiti tecnici – Regola 13: il calcio di punizione

È sempre obbligatorio il rispetto della distanza minima di m. 9,15 dal pallone per i calciatori appartenenti alla squadra che subisce un calcio di punizione?

Sì, con la eccezione del calcio di punizione indiretto eseguito dall’interno dell’area di rigore da una distanza inferiore a m. 9,15 dalla porta contro la squadra difendente: in tale circostanza i difendenti possono disporsi sulla linea di porta, nel tratto compreso fra i pali; altrimenti devono rispettare la distanza prescritta. Il calciatore che esegue il calcio di punizione può rinunciare tacitamente al rispetto della distanza da parte degli avversari, ma in tale circostanza, qualora il pallone venga intercettato, l’arbitro non dovrà intervenire.

Un calciatore esegue un calcio di punizione dall’esterno della propria area di rigore e tocca volontariamente una seconda volta il pallone con le mani prima che sia stato toccato da un altro calciatore. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?

Sanziona l’infrazione più grave, accordando un calcio di punizione diretto o di rigore, se l’infrazione avviene all’interno dell’area di rigore del calciatore.

Un calcio di punizione indiretto è accordato ad una squadra all’interno della propria area di rigore. Il calciatore calcia il pallone e quest’ultimo tocca un compagno che si trova in detta area; il pallone entra nella propria porta. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?

Il calcio di punizione deve essere ripetuto dal momento che il pallone non è in gioco fino a che non esce dall’area di rigore verso il terreno di gioco.

Le novità della circolare numero uno

SONDRIO – Siamo alle porte della stagione sportiva 2014/2015 e con la solita puntualità entrerà in vigore la circolare numero uno, la quale porta delle modifiche al regolamento del gioco del calcio. Per il calcio a undici non ci sono particolari cambiamenti, cosa ben diversa per quanto riguarda il calcio a cinque.

Calcio a undici. Le due novità sono tutte afferenti alla Regola 4 – Equipaggiamento dei calciatori. La prima modifica introduce la possibilità di utilizzo del copricapo, con tutta una serie di limitazioni riferite in particolare al colore e alla pericolosità per il calciatore o per gli altri calciatori. La seconda modifica allarga il divieto di esporre slogan o scritte di natura religiosa, politica, personale o pubblicità diversa dal logo del fabbricante anche agli indumenti indossati sotto l’equipaggiamento di base. (link circolare)

Calcio a cinque. La prima modifica è alla Regola 3 – Il numero dei giocatori, dove viene precisata la procedura delle sostituzioni, ufficializzando il fatto che il giocatore uscente deve consegnare la pettorina al proprio compagno. La seconda modifica, sempre alla stessa regola, si riferisce all’espulsione di un giocatore di riserva che impedisce un’evidente occasione da rete, da quest’anno la squadra dovrà ridurre il numero di giocatori in campo anche se il giocatore di riserva era entrato sul terreno di gioco senza effettuare alcuna sostituzione errata. La terza e la quarta modifica sono riferite alla Regola 4 – Equipaggiamento dei calciatori e sono le stesse applicate nel calcio a undici. La quinta modifica è afferente alla Regola 8 – L’inizio e la ripresa del gioco, nello specifico dopo la rimessa da parte dell’arbitro non sarà possibile segnare se il giocatore tirerà una sola volta verso la porta, invece il gol sarà valido se esso proverà ripetutamente. La sesta modifica si riferisce alla Regola 12 – Falli e scorrettezze, dove gli arbitri potranno concedere il vantaggio su alcune infrazioni commesse ai danni del portiere. La settima modifica è per la Regola 15 – Rimessa laterale, da questa stagione se il pallone non entrerà sul terreno di gioco gli arbitri ordineranno la rimessa per la squadra avversaria. L’ultima modifica si riferisce alla determinazione della squadra vincente, infatti i due tempi supplementari potranno durare tre o cinque minuti e i calci di rigore obbligatori dovranno essere tre, dopo di che si andrà ad oltranza. (link circolare)

Quesiti tecnici – Regola 12

Qualora un calciatore lanci un oggetto (o il pallone) contro un avversario (o qualsiasi altra persona), a quali criteri dovrà attenersi l’arbitro per stabilire il provvedimento disciplinare da assumere?

L’arbitro dovrà valutare se il calciatore abbia agito soltanto con avventatezza e senza la volontà di far male né di nuocere all’avversario (o alla persona). In tal caso lo ammonirà. Ove, invece, l’arbitro ravvisi nel lancio un intento lesivo o violento o comunque sia usata forza eccessiva, il calciatore dovrà essere espulso.

Cosa deve intendersi per “usare un linguaggio o fare gesti offensivi, ingiuriosi o minacciosi” e quale provvedimento dovrà adottare l’arbitro?

Ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporti offesa, denigrazione o insulto per qualsiasi motivo (razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine territoriale o etnica, …) o configuri propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori. L’uso di un linguaggio o gestualità osceni o volgari, come pure di espressioni blasfeme deve essere considerato rientrare in detta previsione normativa. Al verificarsi di tali infrazioni, costatate direttamente o su segnalazione degli assistenti o del quarto ufficiale, l’arbitro deve espellere (se calciatore) o allontanare dal recinto di gioco il responsabile.

Quesiti Tecnici – Regola 9 (Pallone in gioco o non in gioco)

Come dovrà comportarsi l’arbitro se, dopo una ripresa di gioco effettuata regolarmente, la traiettoria del pallone viene intercettata da uno spettatore o da un corpo estraneo?

Interromperà il gioco e, dopo aver fatto allontanare l’agente esterno, lo riprenderà con una sua rimessa nel punto in cui è stata interrotta la traiettoria del pallone. Se ciò accade, però, durante l’esecuzione di un calcio di rigore, mentre il pallone calciato si dirige in avanti (verso la porta), ne disporrà la ripetizione.

Il pallone, che urta contro l’asta di una bandierina d’angolo e la spezza o la fa cadere, resta sul terreno di gioco. L’arbitro dovrà interrompere il gioco o lasciarlo proseguire?

L’arbitro interromperà il gioco per far rimettere a posto la bandierina e lo riprenderà con una propria rimessa nel punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.

Quesiti tecnici – Regola 9

Come dovrà comportarsi l’arbitro se, dopo una ripresa di gioco effettuata regolarmente, la traiettoria del pallone viene intercettata da uno spettatore o da un corpo estraneo?

Interromperà il gioco e, dopo aver fatto allontanare l’agente esterno, lo riprenderà con una sua rimessa nel punto in cui è stata interrotta la traiettoria del pallone. Se ciò accade, però, durante l’esecuzione di un calcio di rigore, mentre il pallone calciato si dirige in avanti (verso la porta), ne disporrà la ripetizione.

Per infrazioni che avvengono mentre il pallone si trova fuori dal terreno di gioco o durante un’interruzione del gioco, possono essere inflitte sanzioni tecniche quali calci di punizione o di rigore?

No, ad eccezione delle sanzioni previste dalla Regola 14 (calcio di rigore), possono essere inflitte soltanto sanzioni disciplinari.

Il pallone, che urta contro l’asta di una bandierina d’angolo e la spezza o la fa cadere, resta sul terreno di gioco. L’arbitro dovrà interrompere il gioco o lasciarlo proseguire?

L’arbitro interromperà il gioco per far rimettere a posto la bandierina e lo riprenderà con una propria rimessa nel punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.

Quesiti tecnici, n. 6/2013

Durante il gioco in svolgimento un giocatore titolare si avvicina alla propria panchina per prendere una borraccia senza però uscire dal terreno di gioco ed inizia a bere. Successivamente, dopo un batti e ribatti dentro l’area di rigore, il pallone viene lanciato vicino al giocatore, il quale corre subito verso la sfera e se ne impossessa, sempre con la famosa borraccia in mano e così continua a giocare fino a quando non subisce un fallo di gioco. E’ stato corretto non interrompere il gioco e consentire al giocatore di prendere parte all’azione?

Dal punto di vista regolamentare la scelta dell’arbitro non è corretta. Intanto, perché le vigenti disposizioni prevedono che “i calciatori hanno diritto a bere qualcosa di rinfrescante durante un’interruzione di gioco ma soltanto sulla linea laterale. Non è consentito lanciare bottiglie di plastica o qualsiasi altro contenitore o recipiente sul terreno di gioco”. Già per questo, il calciatore non avrebbe potuto dissetarsi in quel momento, considerando che il pallone era in gioco. In aggiunta a ciò, lo stesso calciatore ha ritenuto di partecipare attivamente al gioco portando con sé un oggetto e, comunque, (di certo) non previsto dall’equipaggiamento né consentito. L’insieme di queste considerazioni ci induce a ritenere che l’arbitro meglio avrebbe fatto ad interrompere il gioco, ammonire il calciatore per comportamento antisportivo ed accordare alla squadra avversaria un calcio di punizione indiretto dal punto in cui si trovava il pallone al momento dell’interruzione.