UNA VITA DA ARBITRO … TRA STUDIO, CAMPO E SEZIONE: ALEANDRO DI PAOLO

SONDRIO – “Lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, la difficoltà per vincerla”.
E’ con questa celebre citazione del fondatore dei Giochi Olimpici, Pierre de Coubertin, che il direttore di gara avezzanese Aleandro di Paolo ha esordito nella lezione tecnica di Venerdì 23 Marzo 2016 che ha registrato un’ ampia affluenza degli associati della Sezione di Sondrio e un particolare interesse e coinvolgimento emotivo, suscitato soprattutto dall’ atteggiamento semplice, schietto e confidenziale che ha conquistato da subito gli associati del capoluogo valtellinese.

Parecchi sono stati gli aneddoti e gli episodi legati alla vita sul campo, accompagnati da video e frammenti di gare dirette dal fischietto avezzanese, che hanno permesso agli associati di entrare in stretto contatto con il mondo arbitrale dei massimi livelli e di analizzare episodi e situazioni particolari che possono spesso presentarsi ad un arbitro, inaspettatamente, ogni secondo.

Fulcro della vita arbitrale di Aleandro, come sottolineato più volte nel corso della lezione tecnica, è lo stretto rapporto che lega lo studio, il campo e la Sezione, tre elementi fondamentali che non possono mancare nella vita di un arbitro.
Indispensabile, secondo il fischietto avezzanese, è lo studio ripetuto, approfondito e minuzioso di ogni singolo episodio accaduto nelle gare precedenti delle squadre che si devono affrontare, eseguito attraverso il confronto di statistiche, video ed immagini, accompagnato inevitabilmente dal duro lavoro sul campo e dal continuo esercizio fisico proposto, nel caso di Aleandro, da esperti preparatori atletici che, con il supporto di dati scientifici e apparecchiature sofisticate, monitorano giornalmente le attività di allenamento degli arbitri.
A coronamento di tutto ciò deve esserci la Sezione, luogo di incontro con i colleghi più giovani e più esperti, luogo di scambio di opinioni, di analisi tecnica e di condivisione delle proprie esperienze, che possono aiutare a crescere sia dal punto di vista umano che sportivo.

La serata si è conclusa con domande e curiosità relative al mondo arbitrale, con la premiazione del prestigioso ospite e con l’ esposizione da parte di Aleandro dei suoi “Quattro pilastri”, ossia le quattro caratteristiche che a suo avviso devono stare alla base della religione arbitrale: “l’ arbitraggio è autocritica … l’ avversario da battere sei te stesso, gara dopo gara”, “dedizione e sacrificio … cerca sempre la tua Serie A”, “Sezione e amicizia … fondamentale è il lavoro di squadra” e “sognare non costa nulla … un vincitore è un sognatore che non si è arreso”.

Un ringraziamento speciale ad Aleandro di Paolo che ha scelto di condividere con gli associati della Sezione di Sondrio curiosità e segreti del mondo arbitrale che andranno indubbiamente ad arricchire il bagaglio esperienziale della Sezione!!!

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