Una stagione in campo

SONDRIO – Scendere in campo ogni weekend significa dover affrontare l’onere di dover prendere molte decisioni in pochissimo tempo. Non è mai facile per un arbitro essere al posto giusto, nel momento giusto. Condizione fondamentale per poter essere in possesso di tutti gli elementi necessari per una corretta valutazione.

Nonostante un costante allenamento, anche il miglio atleta non può essere considerato un bravo arbitro. La conoscenza del regolamento e l’esperienza maturata sul campo sono altre due condizioni da non sottovalutare. Perché anche i falli che potrebbero sembrare i più semplici, si posso velocemente trasformare in situazioni critiche difficili da gestire.

I falli con i gomiti e le braccia ad esempio. Non è mai semplice sanzionare in modo corretto un movimento scorretto delle braccia di giocatori in corsa o in elevazione verso un pallone in arrivo. Per questo nel raduno di inizio stagione in CAN, aggregazione degli arbitri di serie A, è stata necessaria un’attenta analisi di vari casi. Il solo movimento delle braccia che comporta un ostacolo al movimento avversario, volto per impedire il raggiungimento del pallone, può essere considerato un fallo. Ma quando a questa movenza, si aggiunge lo scorretto utilizzo del gomito, allargando le braccia con pericolosità, ma senza violenza, il direttore di gara dovrà anche applicare un provvedimento disciplinare con il cartellino giallo. Il fallo caratterizzato da violenza, invece, dovrà essere punito necessariamente con un cartellino rosso.

Il continuo aggiornamento del direttore di gara è fondamentale per poter affrontare il campo preparati ad ogni evenienza. In nessuna categoria e nessun arbitro si potrà mai dire pronto a tutto, perché sempre l’imprevisto si trova dietro l’angolo. “Dovete essere umili, in modo da apprendere dai propri errori. Nessuno può insegnarvi nulla se non siete predisposti ad apprendere”. Con queste parole Farina ha motivato gli arbitri di CAN B ad inizio stagione, cercando di spronarli ad un continuo apprendimento finalizzato al miglioramento delle prestazioni in campo. Questo consiglio deve essere adottato e applicato in tutte le categorie, per poter offrire un servizio arbitrale sempre migliore e all’altezza delle situazioni critiche.

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